Bravona perchè è proprio davvero una brava e onesta torta, di quelle che ti danno soddisfazione su tutti i fronti: mentre ci stai pensando lei è praticamente già in forno, è sana sanissima, è strabuona, salva dal pattume scarti che in realtà sono ancora ricchissimi di principi nutritivi!

La torta di Daria ha come ingrediente principale gli scarti dei succhi di frutta (per chi possiede l'estrattore) e di centrifugati, che qui consumiamo spesso e volentieri. Da parte mia, avevo in frigo un po' di carote e due mele, che sono finiti, appunto, in un bel centrifugato mattutino e i cui scarti hanno smesso di essere collocati nell'organico accompagnati dal solito sguardo che pare dire "davvero mi spiace tanto buttarvi ma altrettanto davvero non so quale potrebbe essere l'alternativa!" Beh, ora l'alternativa ce l'ho e ve la racconto! È praticamente la stessa della Daria con qualche piccola modifica personale.
Ingredienti (misurati in tazze, giustamente, perchè così uno si regola sulla quantità di scarti che ha da smaltire)
2 tazze di scarti di centrifugato o di estratto,
2 tazze di farina integrale di farro,
1 tazza scarsa di zucchero,
1 cucchiaino raso di bicarbonato,
2 cucchiai di succo di limone,
1/4 di tazza di olio di semi di girasole,
cioccolato fondente a scaglie,
nocciole tritate grossolanamente.
Procedimento
Mescolare in una ciotola gli ingredienti secchi, aggiungere l'olio così da ottenere i "bricioloni" come quando si fa la frolla, mettere acqua quanto basta a ottenere un composto morbido e infine unire il succo di limone, che reagisce col bicarbonato e attiva la lievitazione.
Cuocere in forno ai classici 180° per una mezzora o finchè l'altrettanto classica prova stuzzicadenti non vi suggerisca di tirarla fuori.
Cercare di non mangiarla direttamente tutta, a meno che non siate in tanti :)